NS n. 4 - DICEMBRE 2016
EDITORIALE
La valutazione per quale miglioramento?
Giorgio Chiosso
Dopo l’entrata in vigore del Sistema Nazionale di Valutazione (il ben noto decreto n. 80 del 28 marzo 2013 e successivi documenti esplicativi) è iniziata un’azione a 360° gradi per migliorare le scuole italiane. Si tratta di un’iniziativa interessante, purtroppo – come spesso accade nel nostro Paese – troppo affidata alla buona volontà, senza disponibilità di adeguate risorse economiche e senza riscontri e neppure sostenuta da un’idea
abbastanza condivisa di miglioramento. L’editoriale di questo numero riflette sul tema della valutazione in vista di un miglioramento, domandandosi verso quale miglioramento ci si stia indirizzando. E ancora: come può essere definito il miglioramento?
FATTI E OPINIONI
Parole «comuni»
Giovanni Gobber
Con questo numero si inaugura una nuova rubrica bimestrale a cura del professor Giovanni Gobber (Università Cattolica di Milano) volta ad indagare e riscoprire l’origine e il significato di alcune parole di uso corrente ma che nascondono radici interessanti e tutt’altro banali. In questa prima rubrica si indaga il significaot del termine “bocciare” che, fino agli albori dell’Ottocento, significava soltanto “lanciare una boccia”. Non vi era ancora il significato “scolastico”. Avvenne poi qualcosa a Torino, all’ombra della Mole. Un primo chiaro segnale lo si ritrova nel Gran dizionario piemontese-italiano, che uscì proprio a Torino nel 1859…
PROBLEMI PEDAGOGICI E DIDATTICI
Problemi e prospettive del latino nella scuola media
Emanuela Andreoni Fontecedro
Perché affontare lo studio del latino nella scuola secondaria di primo grado? Per cogliere le radici profonde della nostra storia millenaria e avvertire il senso dell’eternità. Conoscere il latino, la cultura delle nostre terre andando indietro per millenni nel tempo è, infatti, proprio ciò che ci permette di sentire l’eternità.
STUDI
Giovanni Gentile. Un’introduzione
a cura di Carmelo Vigna
Lo studio di questo numero è dedicato alla figura e al pensiero del filosofo Giovanni Gentile. La lunga controversia su Giovanni Gentile ideologo del fascismo pare ora lontana. La probità e l’onestà intellettuale di quest’uomo hanno avuto la meglio sui suoi apparentamenti sbagliati, nati anche da una buona dose di equivoci: Gentile pensava che il fascismo fosse diventato attualista o almeno se lo augurava; Mussolini premeva perché Gentile si allineasse al fascismo. È bene cominciare da questa vecchia querelle, per poterla subito lasciare da parte. Perché Gentile non può essere confinato in un discorso sul fascismo, certo storicamente importante, ma filosoficamente poco decisivo. Se di Gentile conviene ancora parlare, ed è giusto che lo si faccia, è perchè Gentile è la punta di diamante della filosofia italiana del Novecento, non certo perché Gentile fu il filosofo del Duce.
A partire da questo chiarimento contenuto nell’introduzione di Carmelo Vigna, nei contributi si indagano diversi aspetti: Berlanda si concentra sul rapporto del filosofo con la riforma della dialettica hegeliana; Brianese di quello con la filosofia dell’arte; Bettineschi del rapporto tra Gentile e la religione; Vigna della dialettica gentiliana (rivisitata); infine Spanio degli influssi di Gentile nella filosofia italiana del Novecento.
ESAMI DI STATO 2016
Speciale esami di Stato 2016
Con ben 16 contributi si analizzano e commentano criticamente le prove degli esami di Stato 2016. Ogni commento è corredato dalla traccia d’esame. Contributi di Giuseppe Leonelli, Fabio Pierangeli, Stefano Zamagni, Lucia Danioni, Mario Gargantini, Paolo Carusi, Davide Zoletto, Francesco Magni, Antonio Banfi, Gian Enrico Manzoni, Fjodor Montemurro, Elisabetta Saleri, Flavia Zappa, Giulia Giantesi, Alessandro Musesti.