Codice etico
1. Ephemerides Iuris Canonici è una Rivista italiana fondata nel 1945, le cui pubblicazioni sono cessate nel 1993 ma sono state riprese nel 2010 con il titolo modificato in Ephemerides Iuris Canonici – Nuova Serie (EIC) come “double blind peer review” e quale espressione della ricerca scientifica della Facoltà di Diritto Canonico San Pio X di Venezia nel campo specifico di sua competenza. La Rivista si avvale della collaborazione di esperti altamente qualificati in campo canonico e in altri ambiti del diritto, in particolare di quello ecclesiastico, appartenenti a numerosi paesi del mondo. EIC intende essere luogo di approfondimento culturale e di dibattito critico sui punti maggior interesse per la comunità canonistica, in dialogo con altri versanti giuridici, nel panorama internazionale. Ogni numero della Rivista sviluppa un tema monografico e raccoglie altri contributi di rilievo nell’esperienza giuridica ecclesiale e non, favorendo l’indagine storica e la ricerca dottrinale, lo studio dell’attività giurisprudenziale e amministrativa nonché l’esame delle norme canoniche sia universali che particolari.
2. Accettazione degli articoli
Spetta al Direttore scientifico di EIC, d’accordo con il Comitato di Redazione della stessa, accettare o non i contributi pervenuti per la pubblicazione sulla Rivista, dopo aver ricevuto gli opportuni pareri di due blind referees e, in caso di valutazione positiva di questi ultimi, decidere su quale numero di EIC pubblicare detti articoli. Qualora i suddetti revisori suggeriscano correzioni o integrazioni al testo degli articoli sottoposti al loro esame, il Segretario di Redazione chiederà le medesime modifiche ai rispettivi autori entrando in dialogo con gli stessi per accogliere eventuali loro osservazioni sui suggerimenti offerti. La Rivista non accetta articoli precedentemente pubblicati. I membri del Comitato di Redazione non potranno usare il materiale inedito pervenuto alla Rivista senza il permesso dei relativi autori. EIC declina ogni responsabilità su eventuali conflitti derivanti dalla paternità dei contributi pubblicati. I giudizi, le affermazioni e le opinioni espresse nei contributi sono di responsabilità esclusiva dei loro autori e non sono da attribuire al Direttore scientifico o al Comitato di Redazione di EIC.
3. Doveri degli autori
Come autore o autori di un contributo devono comparire unicamente chi o quanti hanno effettivamente partecipato alla concezione intellettuale e alla realizzazione del testo destinato alla pubblicazione. Spetta agli autori ottenere gli opportuni permessi per la riproduzione di materiale (figure o testi) precedentemente pubblicato e citarne opportunamente la provenienza. Le opere e le frasi di altri autori devono essere adeguatamente parafrasate o letteralmente citate. Qualora un autore riscontri errori rilevanti in un suo contributo pubblicato o da pubblicare, lo comunicherà tempestivamente al Direttore o al Segretario di Redazione della Rivista e fornirà le informazioni necessarie per ottenere la doverosa correzione.
4. Peer review
Gli articoli e le note dottrinali vengono sottoposti al giudizio di due blind referees dal Comitato di Redazione di EIC, scelti in accordo con il Direttore scientifico. Verrà comunicato all’autore se il suo contributo è stato accettato per la pubblicazione e se sono stati ritenuti necessari alcuni cambiamenti. Nel caso di una risposta negativa circa la pubblicazione, all’autore viene data una sintesi non firmata del giudizio dei referees. Qualora ci sia discordanza di valutazione fra i due referees che hanno esaminato l’articolo medesimo, spetta al Direttore, dopo aver sentito il Segretario di redazione, decidere se pubblicare detto contributo. In casi eccezionali il Direttore può assumere la responsabilità della pubblicazione di un articolo senza sottoporlo alla valutazione previa di revisori, segnalando espressamente la circostanza e la motivazione della decisione in una nota nella prima pagina del contributo medesimo. I revisori dovranno trattare il materiale ricevuto come documenti riservati.