Sacrosanctum concilium. Storia/ Commento/ Recezione

«Come fu all’inizio del XX secolo, così sarà all’inizio del XXI secolo: solo da un ritrovato amore per la liturgia, compresa nella sua natura essenzialmente teocentrica e cristocentrica – opus Dei in Christo (opera di Dio in Cristo) – e allora anche nelle sue irrinunciabili implicazioni antropologiche ed ecclesiologiche – opus Dei in Christo propter homines et Ecclesiam (opera di Dio in Cristo in favore degli uomini e della Chiesa) – potrà venire quel rinnovamento spirituale e pastorale che il concilio tanto auspicava». (P. Bua)
Pasquale Bua
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Presbitero della diocesi di Latina, è direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali. Ha conseguito il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, dove ha lavorato come assistente alla cattedra di ecclesiologia nel triennio 2009-2012. Attualmente è docente incaricato di teologia dogmatica presso l’Istituto Teologico Leoniano di Anagni (Frosinone). Scrive su varie riviste, tra cui «Gregorianum», «Studium» e «Vita pastorale».
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