Lalla Romano. L'archivio, la poetica, i generi letterari

Lalla Romano (1906-2001) è stata un’autrice dalla produzione copiosa e dal buon successo di pubblico. La sua scrittura è caratterizzata da una forte componente memoriale, in cui il racconto della vita diventa la maniera per salvare la memoria dall’oblio, inserendo il ricordo personale in un più ampio discorso finzionale e riconducendo l’esperienza individuale a quella collettiva. Nella scrittura di Lalla Romano autobiografia, finzione e storia si mescolano e sono sostenute dalla forte impalcatura della poetica. Il presente volume riunisce gli ultimi studi sulla scrittrice, i quali sono accomunati, oltre che dall’attenzione alla poetica, anche dallo studio dei materiali archivistici e dall’interesse verso l’utilizzo dei generi letterari. In questo modo si vuole ricollocare la scrittrice all’interno del contesto letterario del suo tempo e valorizzare l’archivio come officina della scrittura.

Indice
Introduzione

Luca Stefanelli, L’archivio letterario di Lalla Romano: una panoramica
Novella Primo, La poesia di Lalla Romano tra paesaggi del corpo e dell’anima
Elena Arnone, Lalla Romano e Flaubert. La poetica dei «petit riens» in Maria
Elisiana Fratocchi, Tetto Murato: lo spazio e le forme di una resistenza
Daniel Raffini, Nello scriptorium di Lalla Romano. Il caso di Diario di Grecia
Davide Di Poce, «La vita molteplice»: Una giovinezza inventata di Lalla Romano, tra autobiografia e poesia
Mario Cianfoni, «Man mano che le mie idee si fanno più chiare, i miei sentimenti si fanno più confusi». conformismo, incomprensione ed atti mancati: L'uomo che parlava solo come anomalia all'interno del sistema
Alessandra Trevisan, «Cos’è la verità? La vita». Le prose brevi di Lalla Romano, Milena Milani e Goliarda Sapienza. Con una nuova appendice su critica e premi letterari
a cura di Daniel Raffini

 

 

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